5 modi per riutilizzare le bucce d’anguria

1/6 – Introduzione

Durante il meraviglioso periodo estivo (che va dal mese di Maggio fino a Settembre), uno dei frutti maggiormente acquistati e gustati da numerose persone di tutto il mondo per rinfrescarsi e dissetarsi è il cocomero, che inizialmente proveniva soltanto dall’Africa tropicale ed è composto da: acqua (più del 90%); semi (neri e bianchi); zuccheri (specialmente il fruttosio); vitamina A; vitamina C; sali minerali (soprattutto il fosforo, il magnesio ed il potassio); vitamine B. Nella seguente perfetta e rapida guida che vi andrò ad esplicare nei passaggi successivi, vi parlerò dettagliatamente ed esaustivamente di quali sono i 5 modi migliori per riutilizzare le bucce d’anguria, che sono molto dure e abbastanza sottili!

2/6 – Coppette di buccia d’anguria

Un primo modo è quello di prendere le due parti di cocomero ritagliato a metà e inciderle attraverso un coltello adeguato, per svuotarle completamente e realizzare cosi delle “coppette”, dove sarà possibile metterci la macedonia (o soltanto i pezzetti d’anguria), il vino rosso (per fare una sorta di sangria), il caffè (da bruciare con l’accendino, per allontanare le zanzare dal balcone grazie al profumo che si sprigionerà) o un succo di frutta: in quest’ultimo caso, posizionate il tutto all’interno del freezer, affinché possiate ottenere un sorbetto veramente squisito.

3/6 – Marmellata con il bianco della scorza d’anguria

Un secondo modo per riutilizzare le bucce del cocomero è quello di preparare una dolcissima marmellata, attraverso il seguente procedimento: ritagliare la parte verde della scorza, per separarla dal bianco dell’anguria; collocare la polpa bianca all’interno di una pentola, aggiungendo lo zucchero; far cuocere il tutto all’incirca per 60 minuti; mettere il composto ottenuto dentro dei barattoli di vetro sterilizzati anteriormente.

4/6 – Scorze d’anguria conservate sottaceto

Un altro modo è conservare le scorze d’anguria dentro alcuni contenitori, seguente questa procedura: mettere insieme i pezzettini di buccia, aggiungendo sale, acqua fredda e cubetti di ghiaccio; scolare e risciacquare dopo tre ore; coprire d’acqua fredda i pezzi di scorza e cuocerli finché non diventano teneri; sgocciolare e poi mischiare l’aceto di vino bianco, lo zucchero, i chiodi di garofano e l’acqua (dopo averli fatti bollire per ottenere uno sciroppo); inserire il limone affettato finemente e mettere tutto nel frigorifero per una notte; portare ad ebollizione le bucce sciroppate e poi farle cuocere a fiamma bassa per 60 minuti; collocare subito i sottaceti nei barattoli, riempendoli con lo sciroppo stesso e cuocendoli a bagnomaria per avere il sottovuoto.

5/6 – La buccia d’anguria fritta

Un quarto consiglio che vi posso dare è quello di friggere le scorze del cocomero e, per fare ciò, le operazioni da compiere sono le seguenti: formare dei cubetti o degli spicchi con la buccia dell’anguria; mischiare farina, sale, pepe e amido di mais dentro una zuppiera; passare ciascun pezzetto di scorza nel composto appena ottenuto e poi metterlo all’interno della pentola in cui avete riscaldato dell’olio di semi, facendolo friggere finché la farina non diventa un po’ dorata; disporre le bucce fritte sopra la carta assorbente.

6/6 – Composta di scorze d’anguria

Infine, con le bucce dell’anguria sarà possibile preparare una composta accompagnabile con la verdura o il formaggio e il procedimento da seguire è il seguente: eliminare la parte verde e creare dei pezzettini con il bianco della scorza di cocomero; formare delle fettine sottili di mela sbucciata; grattugiare metà scorza di limone; collocare il tutto all’interno di una pentola adeguata, aggiungendo lo zucchero, lo zenzero e la cannella; lasciar cuocere gli ingredienti per 60 minuti e poi riempire i vasetti con il composto ottenuto, spruzzando un po’ di succo di limone.

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