Come preparare il vino alla salvia

1/6 – Introduzione

Nel tempo libero esistono una marea di attività da svolgere, ma ritengo che una delle più interessanti sia la preparazione di una ricetta. Gustarsi una propria produzione ci offre la possibilità di goderci i frutti del nostro lavoro, e questo ci fa apprezzare in modo ancora maggiore il prodotto. Come indicato nel titolo della guida, ora vi spiegheremo i passaggi necessari per capire come preparare il vino alla salvia.
Cominciamo insieme questo percorso molto stimolante e interessante.
Fin dall’antichità la salvia veniva utilizzata per aromatizzare le pietanze, ma anche come pianta per uso terapeutico, sia in decotti che in liquori. In esame prendiamo il vino alla salvia, da preparare con dell’ottimo vino rosso corposo. La sua preparazione è semplicissima ed è anche utile avere sempre una bottiglia in casa. Perché la salvia agisce stimolando l’organismo, soprattutto in casi di esaurimento fisico e/o intellettuale.

2/6 Occorrente

  • 3/4 di litro di vino rosso fermo
  • 30 gr. di salvia in foglie

3/6 – La scelta del vino

Il primo aspetto che dovrete prendere in considerazione, chiaramente, sarà la scelta del vino. Dovrete optare per un vino molto corposo, con una gradazione alcolica buona, rosso, e delle note molto decise. Vi consiglierei, per esempio una scelta tra questo insieme di opzioni: il Primitivo di Manduria DOC, l’Aglianco del Vulture DOC, l’Amarone della Valpolicella DOC e il Brunello di Montalcino DOCG. Naturalmente, bisogna scegliere il vino soprattutto in base ai propri gusti personali. Ricordandosi però, che il vino deve essere fermo, deciso e dal gusto leggermente amaro.

4/6 – L’aggiunta delle foglie di salvia

Una volta che avrete preso questa decisione fondamentale, potrete svuotarlo all’interno di un contenitore, chiaramente quando sarà a temperatura ambiente. Il contenitore che andrete a utilizzare dovrà necessariamente avere la chiusura ermetica. Al vino, dovrete successivamente aggiungere le foglie di salvia frantumate in piccoli pezzetti dalla grandezza medio-piccola. Chiudiamo il contenitore e mescoliamo con moderazione il contenuto, Infine riponiamo il contenitore in un luogo asciutto e al riparo dalla luce. Il vino dovrà riposare per dieci giorni, così che il vino possa aromatizzarsi lentamente e la salvia possa liberare, in esso, tutte le sue proprietà benefiche. Ricordiamoci di agitare il vino almeno una volta al giorno.

5/6 – Il travaso nelle bottiglie

Una volta che saranno passati dieci giorni, potrete andare a svuotare il contenitore, versando il vino contenuto dentro una bottiglia, chiaramente aiutandovi con un imbuto a cui applicherete un filtro. Come filtro utilizziamo uno strofinaccio pulito o del cotone sterile, altrimenti è possibile acquistare filtri di carta. Ad avvenuta filtrazione conserviamo la bottiglia di vino per qualche giorno, poiché il vino dovrà equilibrare il proprio aroma ed il proprio gusto. Il vino alla salvia si consiglia alla fine dei pasti, come digestivo e per allietare la bocca, facilitando l’eliminazione dell’alitosi. Si consiglia un bicchierino, poiché il sapore è forte e deciso.
In chiusura, eccovi un approfondimento: http://www.dottorperuginibilli.it/ricette1/49-vino-di-salvia

6/6 Consigli

  • Per addolcire di poco il sapore del Vino alla Salvia, si può aggiungere un pizzico di cannella. Facendo molta attenzione a non esagerare.
Riproduzione riservata