Come preparare la vera Paella

1/6 – Introduzione

Il piatto Spagnolo da gustare per eccellenza, mentre si sorseggia un bicchiere fantastico di sangria è la paella. Esso è un termine spagnolo che in italiano vuol dire “padella”. La storia della paella, in realtà, risale all’epoca delle massaie, che preparavano tale padella piena di riso e di tutto quello che c’era a disposizione in casa. Infatti oggigiorno, esistono diverse tipologie di paella, che potrà essere di carne, di pesce, di verdure ma anche mista. Alla fine del secolo XIX, più precisamente alla fine, tale piatto si cominciò a diffondere essendo cucinato nei chioschi delle spiagge di Valencia ed Alicante, poi diffuse in tutta la Spagna. Il nome deriva dalla modalità dove si mangia tale piatto, in quanto viene servito a tavola in una grande padella bollente direttamente. Volete sapere come preparare la vera paella spagnola? Continuate la lettura di tale guida semplice, dove vi parleremo in particolare di quella de mariscos, cioè dei frutti di mare, che è quella maggiormente amata dagli italiani e spagnoli. Buona lettura e buona preparazione!

2/6 Occorrente

  • Riso Vialone nano
  • 1/2 kg di gamberi
  • 1/2 kg di gamberoni
  • 1/2 kg di vongole
  • 1/2 kg di cozze
  • 1/2 kg di cicale
  • un peperone rosso
  • tre spicchi d’aglio
  • due pomodori
  • zafferano
  • paprika
  • un limone

3/6 – Vi spieghiamo come procedere con la preparazione

Prima di tutto dovrete prendere senza dubbio la paella, cioè una padella che sia molto ampia, che dipenderà dai numeri dei commensali, e dovrà essere poco profonda, massimo 5/6 centimetri. Tale caratteristica è legata al segreto vero della Paella, cioè il “Socarrat”. Non sarà facile capire la cottura ottimale di tale piatto, ma con un po’ di allenamento e di pratica vedrete che diventerà un gioco da ragazzi. Esso è un termine valenciano che indica una quantità di riso sbruciacchiato rimasto sul fondo della padella che si dovrà ottenere per conferire al piatto il sapore vero di Spagna, il vero tocco di classe.

4/6 – Vi spieghiamo la parte pratica per la preparazione

A questo punto vi spieghiamo la parte pratica. Prima di tutto dovrete aprire le vongole nell’acqua bollente, poi le dovrete mettere da una parte, in quanto vi serviranno in seguito. Al tempo stesso dovrete sbucciare i gamberoni, cioè ne dovrete togliere una parte, poi li dovrete mettere anch’essi da una parte. Adesso dovrete preparare un soffritto con pomodori, olio, il peperone e l’aglio a pezzettini, togliendo a quest’ultimo gli spicchi dell’anima, che è la parte che è maggiormente indigesta. Ora dovrete aggiungere al soffritto le teste dei gamberi, poi le dovrete schiacciare durante la cottura, facendo in modo che possano rilasciare la loro polpa e gli umori che daranno un sapore al piatto inconfondibile.

5/6 – Vi spieghiamo la fine della procedura di preparazione

Una volta che il soffritto sarà di un buon sapore, potrete togliere ed eliminare quindi le teste dei gamberi, ed anche dei gamberoni chiaramente se usate questi. Successivamente dovrete aggiungere, ancora senza acqua, il sale, il riso, la paprika e lo zafferano, poi li dovrete lasciare rosolare per diversi minuti. Dovrete fare attenzione a non fare bruciare niente (a volte basta poco per distrarsi per comprometterne la cottura). Adesso dovrete pensare ad aggiungere poco per volta di acqua ed i frutti di mare rimasti con la buccia: i gamberi rimasti, le vongole aperte in precedenza con tutto il guscio, e le cozze. Unita agli altri ingredienti, l’acqua, dovrebbe arrivare al bordo della paella. Lasciate cuocere adesso per 20 minuti tutto quanto, poi finita la cottura, l’acqua dovrebbe essere stata assorbita dal riso interamente. Con un cucchiaio di legno, dovrete ora controllare che sul fondo sia rimasto un po’ di riso tostato. Successivamente, dovrete coprire con la carta d’alluminio, poi lasciate riposare per 5/10 minuti minimo. Come già anticipato inizialmente, alla paella occorre direttamente la padella ubicata al centro della tavola: saranno quindi i commensali a rifornirsi il piatto, non dovrete dimenticare il tocco di classe del “Socarrat”.

6/6 Consigli

  • Controllate spesso la cottura della paella e la buona riuscita del “Socarrat”
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