Come riconoscere i vini

1/5 – Introduzione

Saper riconoscere un vino non è certo cosa facile e per riuscirci solitamente si seguono dei corsi appositi che spiegano in che modo e in base a quali caratteristiche è possibile riconoscere un vino e magari saperlo abbinare ad una pietanza. Acquistare un vino in negozio significa saper leggere l’etichetta e quindi saper sfruttare tutte le informazioni che ci può offrire. In quoesta guida vi daremo alcune dritte su come riconoscere i vini.

2/5 – Scegliete del vino conservato lontano da luce e fonti di calore

Ogni volta che andiamo in un supermercato e decidiamo di acquistare una bottiglia di vino dobbiamo innanzitutto scegliere quelle meno esposte alla luce, poiché il calore delle lampade ne altera le caratteristiche organolettiche. Non lasciamoci ingannare quindi dalle bottiglie messe in bella vista sotto i riflettori poiché quasi sicuramente si tratta di fondi di magazzino da vendere il prima possibile.

3/5 – Diffidate da vini venduti a basso prezzo

Quando acquistate del vino fate attenzione al prezzo e diffidate da quelli con prezzo eccessivamente basso. Naturalmente c’è da mettere in evidenza che anche la confezione influisce sul prezxo senza nulla togliere alla qualità. Inoltre molti rivenditori o produttori di vino, vendono il vino sfuso e allora è normale che il prezzo sia leggermente inferiore rispetto a quelli imbottigliati. Diffidate comunque da prezzi eccessivamente bassi o comunque che si attestano sotto i 2 euro al litro, sempre che non si tratti di vini in promozione, allora un costo basso non è dovuto alla scarsa qualità ma solo a ragioni di mercato.

4/5 – Scartate le bottiglie che non riportano l’anno di produzione

Evitiamo le bottiglie che non riportano l’annata, mentre tra “prodotto ed imbottigliato da” ed “imbottigliato da” preferiamo sempre la prima poiché chi ha indicata solo la seconda frase è un imbottigliatore di vini e non un produttore d’uva.
Esiste anche una terza scritta “confezionato da”, anche se questa appare nelle confezioni che non sono di vetro e che è meglio neanche considerare.

5/5 – Consigli finali

Infine un consiglio sulla “barricazione” del vino; nacque quasi per caso, quando il vino veniva conservato in botti di rovere (le famose barrique), ma si notò da subito che il suo sapore acquistava più dolcezza e gradevolezza. Oggi è diventata quasi una moda ma ricordiamoci che un vino buono non necessita di troppi passaggi o lavorazioni accessorie. Senza nulla togliere ai vini barricati degni di questo nome, prestiamo molta attenzione perché alcuni produttori sfruttano questa cosa per migliorare il vino fatto con uve scarse, spesso avvalendosi dei famigerati chips, trucioli di legno utilizzati per ottenere un vino barricato senza l’uso delle barrique.

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