Come riconoscere l’aragosta fresca

1/7 – Introduzione

La scelta dell’aragosta, e dei crostacei in generale, non è un elemento da sottovalutare. Bisogna porre estrema attenzione alla freschezza del prodotto, così da ottenere piatti succulenti e gustosi. Spesso, l’aragosta arriva nelle pescherie ancora viva. Non sempre, però, questa caratteristica ne assicura la freschezza. Se il crostaceo proviene da una lunga permanenza nel vivaio, la carne presenterà una consistenza fibrosa e poco gradevole. Come comportarsi? Semplice. Nei passi che seguono, vi forniremo alcuni validi consigli per riconoscere un’aragosta fresca.

2/7 Occorrente

  • Esaminare il colore del guscio e delle carni
  • Analizzare l’odore dell’aragosta
  • Controllare la consistenza della polpa

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CONTROLLARNE IL COLORE.
Per riconoscere se l’aragosta è fresca, dovete innanzitutto controllare il colore del guscio. Il carapace deve avere un aspetto vivido e brillante. Se notate delle macchie scure sul dorso, evitatene l’acquisto. Sono indice di un prodotto vecchio e poco raccomandabile. Gli occhi devono risultare umidi e gonfi, con una pupilla bruna ed intensa. Infine, esaminatene anche le carni. Devono avere una colorazione bianca, tendente al rosato.

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ESAMINARNE L’ODORE.
Il profumo è uno degli elementi essenziali per riconoscere la freschezza dell’aragosta. Avvicinando il crostaceo al naso, dovrete percepire un gradevole odore dolciastro. Se sentirete un’esalazione pungente, con un vago sentore di ammoniaca, l’aragosta non è fresca.
Sulla scelta dell’aragosta, vi consigliamo di optare per un esemplare femmina. Presenta una polpa molto più consistente e delicata, ideale per qualsiasi preparazione culinaria. Potrete riconoscerla, esaminandone accuratamente l’addome. L’aragosta femmina ha una duplice fila di pinne, necessarie per proteggere e trattenere le uova.

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VERIFICARNE LA CONSISTENZA.
Un’altro fattore per riconoscere se l’aragosta è fresca consiste nell’esaminarne la compattezza delle carni. Prendetela in mano e constatatene il movimento. L’aragosta deve essere viva al momento dell’acquisto. In questo modo eviterete seri problemi di salute. La carne deve risultare turgida al tatto. L’addome deve essere sodo, non molle e cedevole. Optate per esemplari di piccole dimensioni. Presentano una polpa molto più saporita e delicata.
Vi consigliamo di consumare l’aragosta entro poche ore dall’acquisto. In questo modo, riuscirete a mantenerne inalterate le caratteristiche organolettiche. Potete, comunque, conservarla in frigorifero per 24 ore. L’importante è proteggerla accuratamente con la pellicola per alimenti.

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7/7 Consigli

  • Se desiderate congelare l’aragosta, eliminate prima il budello intestinale e privatela della testa. Sciacquatela accuratamente sotto acqua corrente e riponetela negli appositi sacchetti.

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