Come si prepara il brodo vegetale

1/5 – Introduzione

Il brodo vegetale è un piatto piuttosto leggero, molto più del brodo di carne. Oltre ad essere gustoso, ha poche calorie ed è ricco di principi nutrizionali. Come tutti i cibi di derivazione contadina, in inverno ha la qualità di scaldare. L’alta digeribilità di questa pietanza è dimostrata dal fatto che viene consigliato come primo cibo dopo lo svezzamento del neonato.
Sicuramente prepararlo con il dado è più comodo e veloce, ma utilizzando la maniera tradizionale il gusto sarà completamente diverso! E ovviamente più salutare e coerente in termini di valori nutrizionali, poiché il dado contiene additivi e possiede meno caratteristiche delle verdure di cui è composto.
Vediamo come prepararlo.

2/5

Ingredienti per 4 persone:
-Due patate -Due carote -Una cipolla -Un porro -Due costole di sedano -Tre pomodori maturi -Due zucchine -Prezzemolo, basilico, foglie di cavolo, sale e pepe
N. B. Non è necessario che le verdure siano fresche, vanno bene anche quelle surgelate. Le verdure fresche, però, avranno un altro sapore.
Tempo di cottura: 3 ore.

3/5

Buttare in pentola a pezzi più o meno piccoli le patate sbucciate e le carote raschiate. Aggiungere poi la cipolla. Il cavolo privo però di foglie verdi e torsolo, le costole di sedano dopo averle spezzettate e sfilacciate, le zucchine tagliate a dadi, il prezzemolo sfogliato, il basilico, le foglie di cavolo e i pomodori pelati dopo averne tolti i semi. Aggiungere al tutto tre litri d’acqua, aggiungere un po’ di pepe, un pugno di sale e portare lentamente a temperatura di ebollizione. Far bollire per circa tre ore, a fuoco molto basso. Un tempo di cottura inferiore influirà negativamente sul sapore del brodo. A fine cottura filtrare il brodo attraverso un panno a maglia stretta, necessario per togliere i residui di verdura fastidiosi al palato, e consumare solo la parte liquida.

4/5

N. B. Sebbene non facciano parte della cucina tradizionale, a questa ricetta legano benissimo i legumi, perciò possono essere tranquillamente aggiunti. Inoltre essendo questo piatto consigliato dopo lo svezzamento del neonato, con l’aggiunta dei legumi esso può rappresentare un’adeguata caratteristiche per il neonato che dopo qualche mese dovrà passare ai cibi solidi.

5/5

Questa pietanza viene utilizzata spesso come base per condire tanti altri piatti come, per un esempio, i risotti. Può essere consumato anche con la pastina, i cappelletti e i tortellini. È molto gustoso intingervi dentro i crostini di pane. Inoltre può durare (non di più) un paio di giorni se tenuto in frigo e riscaldato all’occorrenza,

Riproduzione riservata