Come utilizzare il tamarindo

  • 19 04 2016

1/5 – Introduzione

Il tamarindo è un albero in grado di produrre frutti commestibili, che possono essere consumati sia freschi che secchi. Normalmente, in commercio, è disponibile sotto forma di polpa, decisamente fibrosa e di colore scuro. Si tratta, in quest’ultimo caso, di quella che viene denominata pasta di tamarindo. Sono diversi gli impieghi in cucina: nei Paesi asiatici e in quelli sudamericani viene utilizzato soprattutto come spezia, mentre in Italia è conosciuto in particolare per lo sciroppo. In India, invece, è usato per dare un sapore unico agli antipasti. Ha un gusto che si trova a metà strada tra il dolce e l’acidulo, con note aromatiche e speziate. Nella seguente guida vedremo insieme come utilizzare il tamarindo in modo semplice e veloce per arricchire diversi piatti.

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Con il tamarindo può essere realizzato il famosissimo sciroppo. Per iniziare a prepararlo bisognerà versare la pasta di tamarindo in un recipiente contenente un paio di litri d’acqua, lasciandola riposare per diverse ore. Successivamente sarà necessario filtrare e aggiungere zucchero e limone, quest’ultimo ridotto a fettine. Portare l’acqua ad ebollizione e mescolare per pochi minuti; una volta che si sarà raffreddata filtrare ancora. Prima di servire lo sciroppo decorare i bicchieri con un rametto di menta, che contribuirà a rendere ancora più dissetante la bevanda.

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Un’altra gustosa ricetta che prevede tra i suoi ingredienti il tamarindo è quella delle patate speziate. Per prima cosa bisognerà sciogliere la pasta di tamarindo in poca acqua e scolarla dopo circa una trentina di minuti scolarla. Successivamente bisognerà far bollire le patate fino ad ammorbidirle e lasciarle raffreddare; dopo averle sbucciate bucare ogni patata con uno spiedino di legno, in 4 punti. Prendere una padella piuttosto ampia e scaldare l’olio, quindi aggiungere la cipolla e cuocere quest’ultima, a fuoco medio, per 10 minuti.

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Trascorso il periodo di tempo indicato togliere la cipolla ed eliminare l’olio, lasciandone solamente un cucchiaio. A questo punto miscelare, in un bicchiere, lo zenzero e l’aglio; versarli nell’olio e farli soffriggere, quindi aggiungere il peperone a pezzetti e la curcuma. Incorporare un paio di cucchiai d’acqua e unire la cipolla. Dopo aver aggiunto le patate, il liquido del tamarindo e l’acqua rimanente incorporare il finocchio, la cannella, il pepe e il cardamomo. Coprire la padella con un coperchio e fare sobbollire in modo da addensare parzialmente la salsa; occorreranno circa 15 minuti. Salare e servire in tavola.

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