Ricetta: spaghetti alla pescatora

1/5 – Introduzione

Se avete voglia di preparare un primo piatto veramente sfizioso ed appetitoso, per una cenetta davvero speciale, allora gli spaghetti alla pescatora rappresentano la ricetta che fa al caso vostro. La loro preparazione, un po’ come accade per tutti quanti i piatti a base di pesce, è abbastanza laboriosa ma, al tempo stesso, anche estremamente facile da mettere in atto. Con un pizzico di impegno ed una buona dose di volontà si otterranno, pertanto, degli ottimi risultati, anche se si è alla prime armi con la cucina. Vediamo, dunque, come bisogna procedere per realizzare questa appetitosa ricetta di mare.

2/5 Occorrente

  • Gamberi
  • Vongole
  • Cozze
  • Calamari
  • Pomodorini
  • Vino bianco
  • Olio
  • Aglio
  • spaghetti

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Per prima cosa, cominciamo con la preparazione di questa portata. Iniziamo dalle cozze, che devono essere rigorosamente fresche. È necessario effettuare un’operazione molto accurata di pulizia, raschiando con l’ausilio di un coltello tutte quante le impurità che sono presenti sul loro guscio. Dopo il guscio, si può passare ad eliminare il filamento che fuoriesce dalla valva. Durante queste operazioni di pulizia, si deve andare a scartare immediatamente le cozze aperte oppure quelle che presentano il guscio danneggiato, in quanto sono pericolosissime da ingerire. In secondo luogo, occorre risciacquarle subito, passandole sotto l’acqua corrente e mettendole in padella con una lieve passata di olio extravergine d’oliva ed uno spicchio di aglio tagliato a metà, aspettando che si aprano. Nel frattempo si devono prendere le vongole, preferibilmente quelle che rientrano nella varietà più piccola (lupini), per poi metterle a spurgare, versandole in uno scolapasta posizionato all’interno di un’insalatiera sufficientemente capiente. Il prossimo passo è quello di coprire le vongole con l’acqua fresca, in modo tale da lasciarle spurgare naturalmente per un paio di ore circa, senza tuttavia metterle mai in frigorifero. Infatti, in caso contrario le vongole tenderanno a richiudersi ed al momento di mangiarle si otterrà la sgradevole sensazione della sabbia in bocca. Se durante la fase di spurgo le vongole dovessero rilasciare un’abbondante sabbia, sarà preferibile andare a sostituire l’acqua, semplicemente sollevando lo scolapasta. Una volta ultimata questa lunga operazione di pulitura delle vongole, occorre metterle ad aprire assieme alle cozze.

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Al pari delle cozze, anche per le vongole si devono andare ad eliminare quelle aperte e quelle con il guscio danneggiato prima di procedere con la fase di cottura. Una volta terminata la fase di cottura delle cozze e delle vongole, si può spegnere il fuoco e lasciarle raffreddare. Quindi, occorre sgusciare metà delle vongole e delle cozze, lasciandone otto con il guscio per la decorazione. Nel frattempo, dopo averla filtrata accuratamente, si deve mettere da parte l’acqua di cottura. Le cozze e le vongole che non si sono completamente schiuse con la cottura, devono essere gettate via, dal momento che già sono morte prima ancora di essere cotte. Adesso si può procedere con la pulizia dei gamberi e degli scampi, rimuovendo la loro testa. Anche in questo caso, è necessario lasciare interi quattro scampi ed otto gamberi per la decorazione finale del proprio piatto. A seguire occorre aggiungere gli anelli di calamaro ai crostacei e, dopo aver strofinato una padella con mezzo spicchio d’aglio unito a qualche cucchiaio di olio extravergine d’oliva, si può mettere a cuocere il tutto per dieci minuti circa. Trascorso questo lasso di tempo si devono andare ad aggiungere le cozze e le vongole. A seguire, occorre sfumare il proprio condimento con un bicchiere di vino bianco e con l’acqua di cottura dei molluschi, precedentemente filtrata.

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Se si preferisce maggiormente, è possibile conferire un po’ di colore al proprio sugo, aggiungendo anche qualche pomodoro pachino. Quindi, occorre cuocere, a fuoco medio, prestando la massima attenzione a non far restringere eccessivamente il sughetto. Non si deve aggiungere del sale, dal momento che le cozze tendono ad essere salate naturalmente di loro, quanto basta per insaporire il sugo nel migliore dei modi. A questo punto si deve mettere a bollire una pentola d’acqua e versarci i propri spaghetti. Devono essere scolati una volta che sono ancora al dente, per poi mantecarli un paio di minuti in padella con la salsa. Successivamente si possono dividere le singole porzioni, per poi decorare ciascun piatto con uno scampo, con due cozze dotate di mezzo guscio e con due gamberi. Si consiglia, vivamente, di servire questa pasta accompagnata da un buon vino bianco, preferibilmente frizzantino.

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