10 dolci tipici del nord Italia

1/11 – Introduzione

È risaputo che, da Nord a Sud, la cucina italiana è, probabilmente, la più apprezzata al mondo, questo, anche per quanto riguarda la pasticceria.
Se i primi dolci derivano, semplicemente, dalla panificazione, con l’arrivo, in Italia, dello zucchero di canna e delle barbabietole da zucchero, è nato, poi, un vero e proprio culto per la creazione delle più svariate specialità dolciaria.
Con lo sviluppo delle province italiane, ogni regione si è contraddistinta per le proprie tradizioni, in ogni settore e, soprattutto nell’arte della pasticceria. Se le regioni del Sud e del Centro Italia, vantano il prestigio di piccoli capolavori dolciari, le regioni del Nord possono esibire, con grande orgoglio, i loro assi nella manica. In questa guida, scoprirete 10 dolci tipici del Nord Italia.

2/11 – Il tiramisù

Il tiramisù è un dolce al cucchiaio, povero, che nasce a Treviso negli anni settanta. La sua composizione consiste in vari strati di biscotti savoiardi, alternati a crema di formaggio fresco e caffè. Questo dessert si è rapidamente diffuso in Veneto e, in seguito in tutta Italia, subendo, talvolta, delle modifiche nella sua preparazione. Oggi, infatti, si conoscono anche le varianti con crema e fragole o al cioccolato.

3/11 – I canestrelli liguri

I canestrelli sono dei biscotti semplici e friabili, a forma di fiore e ricoperti di zucchero vanigliato. Di origine ligure, questi deliziosi dolcetti popolari, di pasta frolla, risalgono al Medioevo con il nome di “nebule” e venivano preparati in occasione di cerimonie e feste particolari, quali, matrimoni e feste religiose.

4/11 – Le tegole valdostane

Le tegole hanno origine negli anni trenta e sono dei biscotti a cialda sottile, ottimi per la colazione o per uno spuntino dolce. La loro nascita è da attribuire ad una prestigiosa famiglia di pasticceri della Val d’Aosta, la quale ebbe un’illuminazione in seguito ad un viaggio in Normandia. Oggi, si conosce anche la deliziosa variante al cioccolato.

5/11 – La torta sbrisolona

La sbrisolona è una torta mantovana di origini molto povere, legata alle tradizioni contadine e si pensa che, la sua prima preparazione, risalga al ‘600. Il suo nome deriva da “briciola”, in quanto, dalla lavorazione della farina di mais con lo strutto, si otteneva un impasto di frolla a briciole che ne caratterizzava la particolare consistenza. La preparazione di questo dolce, con il passare del tempo, si è raffinata ed oggi, la torta sbrisolona, è molto apprezzata in tutta Italia.

6/11 – Lo strudel

Lo strudel è un dolce tipico della tradizione Friulana, nato in seguito all’influenza dell’impero Ottomano, dell’Ungheria e della Turchia, dove veniva preparata una prima versione di questo ottimo dessert, la “baclava”. Arrivato in Europa, e, quindi, in Italia, venne definitivamente rielaborato nella versione che oggi è conosciuta in tutto il territorio. È un dolce molto ricco e calorico che, nella sua preparazione originale, prevede l’utilizzo di mele, uvetta e pinoli.

7/11 – Il bonèt

Il bonèt è un dolce tradizionale piemontese dalle origini molto antiche. Il suo nome deriva dal nome dello stato di rame in cui venivano cotti i budini, ovvero il bonèt ëd cusin-a, il cappello da cucina del cuoco, ma, in realtà, ci sono diverse versioni a riguardo.
Questo dessert, preparato con la tecnica del crème caramel, nella sua versione originale prevede l’uso di cacao e rum, ma oggi se ne conoscono diverse varianti con nocciole, cognac e caffè.

8/11 – Il macafame

Un altro dolce, non molto conosciuto e dal nome improbabile, è il “macafame”. Questa delizia, dal gusto particolarmente rustico, è nata in Veneto ed ha origini contadine. Se ne conoscono due versioni (una proveniente da Belluno, l’altra da Vicenza) un po’ diverse tra di loro, per quanto riguarda gli ingredienti e la preparazione, ma entrambe sono particolarmente ricche e caloriche.

9/11 – La fugassa

La fugassa è un dolce tipico della tradizione veneta preparato, soprattutto in occasione della Pasqua. La sua preparazione prevede l’uso di pasta lievitata, soffice e aromatizzata con buccia di limone o arancia o cin lo “spumadoro”, a base di agrumi e curcuma. Dopo una lunga lievitazione ed un’attenta cottura, questo dolce viene glassato e ricoperto con granella di zucchero. La fugassa ricorda un po’ il panettone, ma senza l’aggiunta dei canditi.

10/11 – I cantucci

I cantucci sono dei biscotti alle mandorle, dalla consistenza secca e la forma allungata, tipici della tradizione gastronomica toscana. La loro origine è da collocare, con precisione, alla città di Siena e, anche se la prima rielaborazione ufficiale è da attribuire al pasticciere Antonio Mattei, la loro origine più antica appartiene alla, più povera, tradizione contadina. Vengono serviti, secondo tradizione, con il vinsanto.

11/11 – Il castagnaccio

Il castagnaccio è un dolce tipico delle zone appenniniche, di origine contadina. Anch’esso nasce dalla necessità di sfruttare le poche risorse disponibili e, pertanto, è da definire un dolce povero. L’ingrediente principale, alla base della sua preparazione, sono le castagne, di cui si usa la polpa oppure la farina. Oggi viene servito in periodi particolari, legati a feste importanti come il Natale.

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