5 errori da evitare quando cucini il tartufo

1/6 – Introduzione

Il tartufo è un alimento molto pregiato e raro, motivo per cui è anche abbastanza costoso; inoltre, sono tanti gli amanti del tartufo fresco e dei prodotti tartufati, primo fra tutti il gelato. Ne esistono principalmente due specie: il bianco e il nero. Molti si chiedono come cucinare correttamente il tartufo, in modo che mantenga tutte le sue caratteristiche cosicché da poterlo gustare ad ogni boccone. Cucinare il tartufo non è difficile, ma è anche vero che basta davvero poco per rovinarlo. Ecco allora 5 errori da evitare quando cucini il tartufo.

2/6 – Utilizzare aromi forti

I tartufi sono più apprezzati nelle ricette semplici, piuttosto in quelle molto elaborate. Il motivo per cui i tartufi hanno un sapore così buono è perché sono semplici e puri, quindi non è assolutamente necessario utilizzare aromi troppo forti. In questo caso, infatti, il sapore del tartufo potrebbe andare perso. Contrariamente, cibi semplici come pasta, riso, uova o patate esaltano il delizioso sapore del tartufo.

3/6 – Cucinare i tartufi freddi

È assolutamente possibile mangiare i tartufi subito dopo averli raccolti e puliti, ma spesso necessitano di essere conservati al fresco per preservarne il sapore. Se li avete conservati in frigorifero, ricordatevi di toglierli circa un’ora prima di utilizzarli a temperatura ambiente. Il motivo è molto semplice: i tartufi sprigionano meglio tutti i loro aromi e sapori grazie al calore.

4/6 – Cuocere il tartufo bianco

Il tartufo bianco non va mai cotto perché perderebbe tutte le qualità uniche che lo rendono così speciale. Le alte temperature lo distruggono, ma un calore adeguato lo aiuta a sprigionare il suo sapore caratteristico. Il tartufo nero, meno delicato del bianco, resiste meglio al calore, ma non deve essere esposto a temperature troppo elevate. Quindi, è bene evitare assolutamente qualsiasi tipo di frittura e, qualunque sia la ricetta che state realizzando, aggiungete il tartufo (a fette o grattugiato) a fine cottura.

5/6 – Eseguire trattamenti di pulizia eccessivi

Il tartufo è un alimento molto delicato, quindi bisogna fare molta attenzione prima di cucinarlo. Se contiene residui di terra, rimuoveteli delicatamente con una spazzolina; se è molto sporco, sciacquatelo sotto l’acqua corrente prima di usare la spazzolina. Alla fine del processo di pulizia, asciugatelo delicatamente con un panno pulito o carta da cucina. La parte più superficiale dei tartufi è molto porosa e tende ad assorbire velocemente i resti d’acqua per poi marcire, quindi cercate di asciugarli il prima possibile.

6/6 – Tagliare il tartufo

Il tartufo può essere grattugiato o arrotolato in sfoglie molto sottili. Per questa operazione esiste un apposito attrezzo chiamato laminatore per tartufi e che ogni amante dei tartufi dovrebbe avere a disposizione. Questo attrezzo è molto utile soprattutto per poter controllare al meglio la quantità di tartufo da mettere in ogni ricetta, oltre a poter controllare lo spessore di ogni sfoglia. Molte persone lo taglino con il coltello, commettendo un errore.

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