5 piatti tradizionali della cucina indiana

1/6 – Introduzione

Alcune persone evitano una serata in un ristorante indiano per la preoccupazione di non sapere cosa ordinare a causa dei nomi poco conosciuti delle pietanze. La cucina indiana, invece, stupirà una volta provata per via dei suoi sapori speziati e per i suoi condimenti delicati. Inoltre, la cucina indiana è particolarmente adatta anche ai vegetariani, vista la molteplicità di ricette a base unicamente di ortaggi e latticini. Per evitare di sentirsi un pesce fuor d’acqua quando è il momento di ordinare, ecco 5 piatti tradizionali della cucina indiana assolutamente da non perdere.

2/6 – Pollo Jalfrezi

Il Pollo Jalfrezi (noto anche sotto il nome di Pollo Tikka Masala) è un piatto tipico della tradizione indiana anche se poco conosciuto. La ricetta originale vuole la cottura del pollo Jalfrezi nel tipico Tandoor (o tandur), ovvero un forno di argilla dalla forma cilindrica con sul fondo il carbone. La carne viene quindi infilata a pezzi in degli spiedini e calata nell’imboccatura del forno. Ovviamente, in mancanza del Tandoor il Pollo Jalfrezi si può cuocere anche in una semplice padella wok. Caratteristica di questa pietanza la mistura di spezie chiamata garam masala, tipica della cucina indiana ma anche pakistana. Il Pollo Jalfrezi, e le verdure che lo accompagnano quali peperoni, cipolle e pomodori, sono infatti aromatizzate da un mix di curcuma, cumino, chiodi di garofano e coriandolo che rendono il piatto particolarmente saporito.

3/6 – Butter chicken

Il pollo è decisamente la carne più utilizzata in India. Il Butter chicken (o Murg makhani) difatti è un classico della cucina del Punjab, nell’area settentrionale della regione. La ricetta originale prevede che il pollo venga fatto rosolare nel burro Ghee (o Ghi), un particolare burro chiarificato privo di acqua e dall’alto contenuto proteico. Il burro Ghee si può facilmente preparare anche in casa se si ha voglia di servire agli ospiti il piatto indiano: basterà infatti far sobbollire un normale panetto di burro, schiumarlo mano a mano che evapora l’acqua e conservare la parte che si deposita sul fondo in dei vasetti. Ovviamente, anche il Butter chicken è ampiamente condito con spezie quali curcuma, coriandolo e zenzero.

4/6 – Pakora

La Pakora, di norma servito come antipasto o come sfizioso contorno, è una tipica frittella indiana perfetta per stuzzicare anche il palato di un vegano. La Pakora, infatti, è una pastella di farina di ceci arricchita con spezie (perfetto anche il curry) a cui si aggiungono cubetti di varie verdure come melanzane, cipolle, peperoni, peperoncino, zucchine, pomodori e cavolfiori. Una volta mischiati tutti gli ingredienti, basterà raccogliere un po’ di impasto in un cucchiaio e friggerlo in abbondante olio vegetale. La versione più famosa di questa ricetta è sicuramente il Palak Pakora, realizzato con gli spinaci.

5/6 – Raita

In ogni pranzo indiano che si rispetti è immancabile a tavola la Raita, una salsa per condire carne e verdure a base di yogurt cremoso. A seconda delle pietanze, si possono trovare diverse varianti della Raita, ma tutte avranno ovviamente come base le immancabili spezie, come coriandolo e cumino. Oltre alla classica salsa con il cetriolo, gustosa e fresca, la Raita può essere preparata con zucchine e cipolle ma anche alla frutta, come al cocco. Normalmente, la Raita alle verdure è arricchita anche con una buona dose di aglio, finemente tritato.

6/6 – Jalebi

Per concludere, un buon pasto all’insegna della tradizione indiana non può che terminare con un tipico dessert quale il Jalebi (o Jilawi). Questo dolce, che può essere servito caldo o freddo, è realizzato con un pastella di farina di ceci fritta arricchita con dello zafferano ed dello yogurt, suo principale agente lievitate. Il Jalebi caratteristicamente ha una forma circolare e dalla consistenza gommosa, mentre la superficie esterna di questo particolare dessert è più dura perché la frittura viene poi immersa nello zucchero, che con il calore si carammellizza. Il Jalebi infine è servito con dello sciroppo o meglio ancora con del Kewra, un distillato dal fiore della pianta di Pandano.

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