Come caramellare le bucce d’arancia

1/9 – Introduzione

Come recuperare anche quelli che sembrano essere scarti inutilizzabili in cucina? Ci sono tante idee geniali (e spesso molto semplici) per ridurre al massimo gli sprechi e risparmiare anche un po’ di denaro, sfruttando tutti gli ingredienti che ci sono in frigo senza buttare via niente. È il caso delle bucce d’arancia, che si possono caramellare per poter creare dolci veramente unici e speciali. Generalmente, dell’arancia si consuma la polpa e il suo succo ricco di vitamine, ma la sua scorza può essere facilmente riciclata. Ecco il processo (semplicissimo) per caramellare le bucce d’arancia e per conservarle a lungo.

2/9 Occorrente

  • Arance biologiche
  • Acqua
  • Zucchero semolato o zucchero di canna
  • Pelapatate o coltello
  • Pentola
  • Carta forno

3/9 – Scelta degli ingredienti

Innanzitutto, andate dal vostro fruttivendolo di fiducia e chiedete delle arance rigorosamente biologiche: questo è molto importante poiché la buccia delle arance, essendo porosa, trattiene tutte le sostanze chimiche utilizzate per la loro coltivazione. Queste sostanze, oltre ad essere dannose per la salute, possono compromettere il sapore dell’arancia. Un trucco per capire se un agrume è biologico è quello di osservare la buccia: non dovrà risultare lucida ed avere macchioline strane, inoltre al tatto dovrà essere soda. Un altro indicatore è la presenza di foglie attaccate al frutto, in quanto potrebbe significare che l’arancia non è stata trattata con sostanza defolianti. Lo zucchero, ingrediente fondamentale per la preparazione delle bucce d’arancia caramellate, può essere di due tipi: il comunissimo zucchero semolato o lo zucchero di canna. Quest’ultimo dona un delizioso colore ambrato alla vostra ricetta.

4/9 – Taglio della buccia

Con l’ausilio di un pelapatate, rimuovete la buccia delle vostre arance. Durante questa operazione, assicuratevi di togliere solo la parte colorata della buccia e non la parte bianca, che è particolarmente amara. Una volta fatto ciò, tagliate la scorza a strisce larghe più o meno un dito, cercando di eliminare ove sarà necessario la fibra (quella sorta di pellicina bianca). Per questa incombenza potrebbe essere ancora una volta pratico adoperare un pelapatate ma, se non ne siete provvisti, sarà sufficiente anche un semplice coltello. Non preoccupatevi troppo di questo passaggio, perché se rimarranno dei pezzetti di fibra, verranno poi rimossi grazie alle successive bolliture.

5/9 – Bolliture

Ponete le bucce d’arance precedentemente tagliate in una pentola, aggiungendo dell’acqua fino a coprirle. Accendete il fornello a fuoco medio e fate riscaldare la pentola fino a che l’acqua non bollirà. Dopodiché, togliete la pentola dal fuoco e lasciate a raffreddare il tutto. Questo passaggio permetterà di eliminare residui di fibra e ammorbidirà le bucce. Se volete che le scorze risultino meno morbide al tatto e al palato, potrete raffreddare velocemente la pentola, immergendola in acqua e ghiaccio. Ripetete tutte le suddette operazioni per altre due volte.

6/9 – Caramellizzazione delle scorze

Una volta terminate le fasi di bollitura, quando le bucce saranno completamente fredde, occorrerà pesarle per poter poi aggiungere quantità uguali di zucchero e di acqua. Ad esempio, se le bucce sono 500 grammi, dovrete pesare la stessa quantità di zucchero e la stessa d’acqua. Ponete quindi tutti gli ingredienti in una pentola per poi sistemarla sul fornello a fuoco lento. Portate ad ebollizione, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno fino a che non si verrà a creare uno sciroppo (prestate molta attenzione a non far imbrunire o solidificare il composto), il quale verrà assorbito dalle bucce. Una volta che questo è avvenuto, levate la pentola dal fuoco. Ora dovrete porre le bucce d’arancia su un foglio di carta forno precedentemente preparato. Attendete fino a che lo sciroppo che è rimasto attaccato alle bucce si sarà solidificato (circa un paio d’ore), formando così un leggero strato croccante e dolce attorno alle bucce, che le renderà deliziose.

7/9 – Conservazione

Al fine di conservare i vostri canditi, potrete sterilizzare un barattolo di vetro a chiusura ermetica tramite bollitura. In tal modo, conserveranno il loro profumo e sapore e potrete gustare questa squisitezza anche dopo diverso tempo (ricordate che, una volta aperto il barattolo, le condizioni di sterilità non saranno più presenti).

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9/9 Consigli

  • Utilizzate le arance per preparare una macedonia o magari per assaporare il loro rinfrescante e dolce nettare
  • Se vorrete aggiungere un tocco in più alla vostra ricetta, fate sciogliere del cioccolato fondente ed immergete al suo interno i canditi che avete preparato; lasciateli raffreddare ancora e avrete così ottenuto dei cioccolatini ripieni di un dolcissimo cuore di candito
  • La stessa preparazione può essere fatta con le scorze di limone o cedro (anch’esse rigorosamente biologiche)
  • Se preferite potete tagliare le scorze a dadini invece che a fette, per creare dei canditi perfetti per essere aggiunti a pasticcini, panettoni, e per la cassata (il più famoso dolce siciliano)
  • Prestate molta attenzione alla sterilizzazione dei barattoli (seguite il link allegato)

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