Come conservare il vino aperto

1/5 – Introduzione

Il vino è una bevanda molto amata dagli italiani; il tasso alcolico varia in base alla fermentazione. In commercio esistono vini rosati, vini bianchi, vini frizzanti e vini rossi. Per ogni tipo di vino bisogna abbinare anche il piatto da mangiare, ad esempio: con i vini rossi si consiglia un piatto a base di carne, mentre con i vini bianchi si consiglia soprattutto il consumo di pesce. Esistono anche vini bianchi dolci che possono accompagnare la frutta e varietà di vino sono molteplici solo che i dessert. I metodi di conservazione sono differenti e in questa guida sarà spiegato come conservare il vino una volta aperto.

2/5 Occorrente

  • gadget specializzati
  • tappi di sughero

3/5 – L’ossidazione

Come prima cosa, esistono realtà dei veri e propri strumenti che potrebbero rallentare il processo di ossidazione del vino, evitando la perdita della maggior parte delle caratteristiche organolettiche. È doveroso ricordare, inoltre, che esistono dei gadget che hanno come obiettivo quello di eliminare l’aria all’interno della bottiglia per poi poterla tappare mediante un apposito tappo con pressione.

4/5 – I tappi

Nel caso in cui non disponete di tutto ciò, dovrete seguire delle specifiche norme; prima di tutto, bisognerà conservare in frigo il vino aperto e richiuso in modo momentaneo, questo sopratutto se si tratta di un vino bianco, mentre nel caso in cui si sta parlando di un vino rosso, potrete chiuderlo accuratamente con un tappo di materiale come il sughero e poi poggiarlo anche fuori dal frigorifero. Ma in ogni caso, non conservatelo più di tre giorni una volta aperto. Ovviamente esistono dei sistemi in grado di limitare questo problema, vi sono infatti dei tappi capaci di allontanare la maggior parte dell’aria presente all’interno della bottiglia attraverso una semplice pompetta.

5/5 – Il travaso

Successivamente, vi è un altro metodo ancora che permette addirittura di ridurre il contatto diretto tra vino ed aria. Il tutto consiste semplicemente nel travasare il succo d’uva in una bottiglia di dimensioni minori, ad esempio da 500 o 375 millilitri, ricordatevi di riempirla fino alla fine e poi chiuderla, in modo tale da non lasciare lo spazio necessario per l’ingresso dell’aria che potrebbe favorire delle possibili alterazioni. Questo è un metodo molto banale, ma che a volte viene tralasciato, ma è il più semplice e uno dei più sicuri. In conclusione, come avete visto esistono davvero moltissimi metodi per far si che un vino ottimo possa anche resistere per qualche giorno senza che debba necessariamente rovinarsi.

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