Come fare il pane injera

1/9 – Introduzione

Come vedremo nel corso di questa guida, il pane injera è un prodotto tipico della cucina tradizionale africana. È realizzato a partire da una farina ricavata da un tipico cereale Etiope, il Teff. Dato che la farina di Teff è praticamente introvabile in Italia e in generale in tutto l’Occidente, per la preparazione del pane Injera devono essere utilizzati ingredienti alternativi, come ad esempio la farina di miglio che, per diversi aspetti, somiglia al Teff. Nonostante gli ingredienti di base non siano quelli originali previsti dalla ricetta, il risultato è comunque ottimo e si sposa perfettamente con i sapori forti e speziati della tavola. Se siete interessati a scoprire come fare il pane injera, seguite con attenzione i consigli di seguito, vi spiegherò come procedere.

2/9 Occorrente

  • 120 gr di farina di mais
  • 120 gr di farina 00
  • 3 grammi di lievito di birra disidratato
  • 240 ml di acqua tiepida
  • 140 ml di acqua bollente
  • 1 cucchiaio raso di bicarbonato
  • 60 grammi di farina integrale

3/9 – Scelta della farina

Tenete conto che il classico pane injera si prepara utilizzando un particolare cereale (il cereale teff). Per la preparare il pane injera, in ogni caso, possiamo utilizzare la farina 00, quella integrale e la farina di mais (mescolandole per bene tra di loro). La soluzione migliore sarebbe optare per la farina di miglio ma, in ogni caso, il sapore e la consistenza del prodotto che ne ricaveremo sarà senz’altro simile al pane injera classico.

4/9 – Primo impasto

Predisponete tutti gli ingredienti necessari sulla tavola. Prendete la frusta e unite all’interno di una ciotola di vetro le farine sopra indicate (quella di mais, 00 e quella integrale). Il lievito invece, dovrà essere previamente sciolto in 240 ml di acqua calda (tiepida), per poi versarla piano piano nella ciotola contenente le farine.
Mescolate la pastella così ottenuta con la frusta da cucina. Girate il tutto velocemente, in modo da non fare grumi e in modo da ottenere una pastella morbida. Coprite il tutto con una pellicola trasparente e lasciate riposare il prodotto ottenuto a temperatura ambiente per circa 48 ore, senza mai scoprire la ciotola.

5/9 – Secondo impasto

Al termine dei due giorni, potrete notare che la pastella si sarà trasformata: con il riposo infatti cambierà la sua consistenza, diventando completamente piena di bollicine. Aggiungete adesso al composto l’acqua calda (140 ml) e mescolando lentamente, aggiungete il bicarbonato (continuate così a mescolare, fino ad ottenere un composto schiumoso).
Adesso, coprite nuovamente la ciotola con la pellicola. Lasciate riposare il composto per 2 ore (o comunque fino a quando si presenta visibilmente gonfio e schiumoso). A questo punto potete scoprirlo e soprattutto potete cominciare a prendere una padella antiaderente, che servirà per cuocere la pastella.

6/9 – Cottura

Rovesciate dunque il composto sulla padella, copritelo con un coperchio, e cuocete a fuoco estremamente minimo. Entro due-tre minuti, vi accorgerete della modifica del colore della pastella (apparirà infatti più scura, tendente al dorato). A questo punto potete spegnere il fuoco e coprire il pane injera con della pellicola trasparente, soprattutto per evitare che si secchi in brevissimo tempo. Il pane così preparato potrà essere conservato in frigo, per al massimo due giorni.

7/9 – Usanze

Il pane injera è utilizzato per accompagnare tanti alimenti diversi: spezzatini di carne, verdure crude e cotte e le immancabili creme di legumi. Durante il pasto, il pane injera viene utilizzato, oltre che come accompagnamento, come supporto per raccogliere e consumare le diverse pietanze. Un pasto di questo tipo deve, quindi, essere consumato rigorosamente con le mani.

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9/9 Consigli

  • Provate anche voi a consumare il pane injera con le mani, intingendolo nella portata principale
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