Come fare la pasta madre

  • 06 09 2021

1/5 – Introduzione

La pasta madre è un agente lievitante che si utilizza per la realizzazione di pane, dolci e pizze, che si ricava da un pezzo di impasto che si lascia a fermentare per alcuni giorni, per ovvie ragioni quindi, non possiamo trovarlo in commercio (anche se negli ultimi anni è possibile trovare qualcosa di molto simile) ma lo si produce in casa con le proprie mani o lo si riceve in dono, tramandandolo di generazione in generazione.

2/5 Occorrente

  • aqua
  • farina
  • miele

3/5 – Benefici e origini della pasta madre

Questo tipo di lievito ha il notevole vantaggio, oltre ad essere molto economico, di rendere gli impasti particolarmente soffici e delicati, inoltre questo lievito, se opportunamente curato o “rinfrescato” come si suol dire, dura negli anni e non deperisce mai. Esso secondo la tradizione è da considerarsi un organismo vivente a tutti gli effetti, ragion per cui in molti sono soliti dargli un nome e regalarne pezzetti ad amici e parenti. Questo lievito comunque ha origini antichissime e pare sia nato per caso nel 2000 a. C., ad opera degli egiziani, i quali lasciarono esposto al sole un pezzo di impasto per il pane azzimo e questo cominciò a gonfiarsi, fermentando e dopo, cuocendolo, si accorsero che esso era più morbido e gustoso. Se anche voi allora, desiderate preparare questo lievito in casa, vediamo insieme come fare la pasta madre.

4/5 – Mescolare gli ingredienti

Cominciate a preparare la pasta madre mescolando una parte d’acqua con due di farina ed un attivatore come un cucchiaio di miele o pezzetti di mela, poi i batteri e i lieviti arriveranno da soli e trasformeranno gli zuccheri del composto in acidi. A questo punto staccatene un pezzo e rinfrescatelo.

5/5 – Lasciar lievitare

L’indomani aggiungete farina, acqua e miele, poi potrete utilizzarlo tutto ed aggiungere acqua, e farina e lasciar lievitare per 5-8 ore, poi staccatene un pezzo da conservare. Per quanto riguarda la conservazione, dovrete metterlo in un barattolino di vetro per conserve e riporlo in frigo e nutrirlo una volta alla settimana. Dovrete continuare per almeno 15 giorni per renderlo abbastanza “forte”.

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