Come fare un tè turco

1/6 – Introduzione

Se si pensa alla bevanda turca per eccellenza, di sicuro viene in mente il caffè. Ebbene, è tempo di sfatare questo mito perché, da Istanbul ad Ankara, a farla da padrone ad ogni ora del giorno è il tè, passione incondizionata del popolo turco, servito in caratteristici bicchierini ricurvi su piattini bianchi e rossi, e accompagnato da due zollette di zucchero. Il çai (così viene chiamato) non è una bevanda, è un rito che accompagna i turchi dalla colazione alla cena, passando per riunioni di lavoro, conferenze ed incontri tra amici. In molti uffici esiste un’apposita figura professionale che si occupa della preparazione del tè: se si partecipa ad una riunione di un paio d’ore, si può quindi essere certi che almeno due, tre volte la porta si aprirà per lasciare entrare un vassoio colmo di bicchierini traballanti e ottimi pasticcini di pasta frolla. In questa guida verrà spiegato come fare un tè turco.

2/6 Occorrente

  • Foglie di tè
  • Teiera tradizionale
  • Acqua
  • Bicchierini da tè
  • Zollette di zucchero

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Per ottenere un ottimo infuso, non basta procurarsi il tè originale, poiché senza la classica teiera o samovar, il risultato non sarà davvero lo stesso. Trattasi di un recipiente in metallo, composto da due teiere sovrapposte, sulla parte inferiore si mette l’acqua che poi verrà portata ad ebollizione, mentre su quella superiore si adagiano le foglie di tè essiccate; il vapore sviluppato dall’acqua sottostante, salendo le ammorbidirà, facendo sprigionare loro il classico aroma avvolgente. Le foglie del tè sono scurissime, trattasi infatti di tè nero. Dopo l’ebollizione, si versa l’acqua direttamente sulle foglie di te, si lasciano in infusione per venti minuti, non di meno, ed ora la bevanda è pronta per essere gustata.

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Se vogliamo ottenere un infuso scuro ed intenso, versiamo poca acqua, in caso contrario, continuiamo ad aggiungerla, otterremo un tè dal colore più chiaro e dal sapore, seppur gustoso, meno deciso. Il colore è di un rosso intenso, quasi fiammante, mai arancione. In Turchia servono questo tè in alcuni bicchierini dalla forma di tulipano, anche questi sono facili da reperire nei bazar presenti in molte città italiane, oppure sui siti internet dedicati. Il tè viene zuccherato con delle zollette molto più piccole rispetto alle nostre, non viene mai aggiunto limone o latte. È una bevanda utilizzata più volte al giorno, per cui non è inusuale che la stessa non venga zuccherata sempre.

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Il tè per i turchi ha la stessa valenza del caffè per gli italiani, rappresenta un momento di relax e di piacere. Non pensiamo al tè turco come a quello che acquistiamo nelle classiche bustine, sono due cose molto distinte e davvero distanti. È una particolare varietà di tè, viene coltivato nella regione del Mar Nero, caratterizzata dal clima umido, dalle piogge torrenziali e dal terreno molto fertile, sono proprio queste caratteristiche ambientali a conferirgli quel sapore forte, marcato ma gustoso. I commercianti spesso offrono ai clienti un tè turco, in segno di amicizia e di ospitalità, anche se nella maggior parte dei casi lo scopo di servire il çai ai clienti, soprattutto bollente, è quello di trattenerli nel proprio negozio più tempo e avere modo di negoziare di più e vendere meglio.

6/6 Consigli

  • Se vogliamo ottenere un infuso più denso, versiamo poca acqua.
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