Come fare una buona purea di fave secche

1/6 – Introduzione

La purea di fave è un piatto sfizioso e adatto sia per gli adulti che per i bambini. Si può usare come piacevole contorno oppure, se aggiunta alla pasta, può diventare un gustoso piatto unico. Questa salsa, inoltre, può essere abbinata a dei crostini o a delle bruschette per comporre un aperitivo rustico e delizioso.
Le fave sono ricche di proprietà benefiche per la salute e non contengono grassi bensì fibre, quindi ideali anche per chi segue un regime alimentare ipocalorico.
Vediamo dunque come procedere per fare una buona purea di fave secche. Ricordate sempre che le dosi descritte nella guida sono indicative e possono variare a seconda dei propri gusti.

2/6 Occorrente

  • 700 g di fave secche decorticate
  • Una cipolla bianca
  • Foglie di alloro
  • Sale e pepe q.b
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva per porzione
  • Formaggio grana grattugiato

3/6 – Pulitura e bollitura

Per una buona purea dovrete mettere le fave secche in ammollo in un terrina a bordi alti contenente acqua fredda per una nottata intera, in modo che possano rinvenire.
Tenete presente che prima della cottura, dovranno assumere una consistenza relativamente morbida e quindi necessitano di riposare in acqua almeno 12 ore.
Al mattino potreste notare alcuni baccelli che galleggiano e che vanno eliminati, in quanto potrebbero essere “marci” o comunque non commestibili.
Prendete le fave rimaste, scolatele liberandole dell’acqua e sciacquatele nuovamente sotto un getto di corrente per eliminare eventuali tracce d’impurità. Riponetele quindi in una casseruola a bordi alti e mettetele a bollire in acqua salata. Per una cottura più veloce e saporita preferite le pentole in terracotta. Questo materiale, infatti, tende a mantenere intatte le proprietà originali degli alimenti, oltre a conservarne odore, sapore e calore.

4/6 – Aggiunta delle spezie

Noterete affiorare in superficie uno strato di schiuma da eliminare di volta in volta con una “schiumarola” oppure con un cucchiaio. Questa schiuma è dovuta alla dispersione nell’acqua di piccole quantità di “pelle” delle fave e tende ad avere un gusto amaro e sgradevole.
A metà cottura aggiungete una cipolla bianca tagliata a pezzettoni, 2 spicchi d’aglio e qualche foglia di alloro per aromatizzare il piatto. La cottura delle fave per la purea dovrà svolgersi a fuoco medio e con un coperchio, fino a quando avranno raggiunto la consistenza ottimale.
Nel caso in cui l’acqua dovesse completamente evaporare aggiungetene altra sempre bollente ma in modo graduale.

5/6 – Impiattamento e consigli

Quando vedrete che l’acqua di cottura sarà quasi del tutto scomparsa (ne dovranno rimanere solo 2 dita) usate un mixer a immersione. Frullate le fave, fino a ottenere una consistenza densa. Aggiustate di sale e pepate, quindi riportate le fave secche ormai purea sul fuoco a fiamma bassa per qualche minuto, affinché raggiungano una consistenza ideale. Vi renderete conto di quando il piatto è pronto perché emanerà il classico odore fragrante e il colore della purea diventerà più scuro. A questo punto, ponete il composto in un contenitore termico se non avete intenzione di servirlo subito, altrimenti potete già distenderlo in un piatto lungo o mantenerlo in una ciotola a centro tavola.
Potrete condire secondo i vostri gusti con uno o due cucchiai di olio extravergine di oliva a crudo e consumare la purea di fave secche come deliziosa zuppa o sfizioso contorno.
Se pensate d’impiegarla come condimento vegetale per un primo piatto, aggiungete formaggio grana grattugiato e mescolate. Per un antipasto ancora più saporito potete abbinarla a dadini di speck e spalmarla sulle bruschette o sui crostini.
Una possibile variante gustosa potrebbe essere quella di inserire a metà cottura, insieme alle spezie, della panna o della besciamella. Il composto così ottenuto avrà un sapore più morbido.
Non resta che augurarvi buon appetito!

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