Come lessare le castagne

  • 15 09 2021

1/4 – Introduzione

Le castagne sono il simbolo dell’autunno, il periodo in cui queste sono finalmente pronte per la raccolta infatti è proprio la stagione autunnale. Si tratta di un frutto rivestito di una pellicina marrone, con uno strato coriaceo di colore marrone scuro, e racchiusa da un riccio pieno di spine.

2/4 – Le proprietà della castagna

La castagna è un frutto che contiene molte calorie, solitamente infatti chi è costretto a seguire un regime alimentare ipocalorico, non le mangia, ed è altresì ricca di sali minerali, vitamine, acido folico, fibre e glucidi, pare inoltre che abbia delle blande proprietà antinfiammatorie ed antireumatiche. In cucina questo frutto può essere consumato sia crudo che cotto e può essere impiegato come ingrediente in tante ricette, sia dolci che salate. In particolare vediamo come lessare le castagne.

3/4 – La cottura delle castagne

La bollitura delle castagne passa prima dalla pulitura, ovvero si dovrà provvedere all’eliminazione del guscio duro, aiutandovi con l’apposito coltello per castagne, in alternativa anche bollirle senza privarle del guscio ma incidendolo soltanto, per poi sgusciarle dopo la cottura. Riempite quindi una pentola abbastanza capiente con dell’acqua e portatela sul fuoco, coprendola con un coperchio per velocizzare i tempi. Quando l’acqua comincerà a bollire, potrete aggiungere del sale grosso e qualche foglia di alloro prima di tuffarvi le castagne, se invece non dovrete mangiare questi frutti direttamente, ma destinarle magari alla preparazione di un dolce a base di castagne, non aggiungerete sale ed alloro ma le lascerete al naturale o al massimo aggiungerete un po’ di zucchero.

4/4 – Come mangiare le castagne

Lasciate lessare le castagne nell’acqua bollente per una ventina di minuti, quindi prelevatele dall’acqua aiutandovi con una schiumarola. A questo punto la rimozione della pellicina marrone che riveste le castagne ( o anche del guscio se avevate deciso di lasciarlo) sarà molto più facile e potrete mangiarle direttamente o magari sbriciolarle e/o frullarle per prepararci poi dei dolci, come ad esempio il classico castagnaccio.

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