Come preparare i bocconcini di maiale al curry

16 03 2018
Roberta Alviti

1/7 – Introduzione

Il maiale è sempre stata una presenza costante nelle nostre tavole: per tale ragione è possibile utilizzarlo in moltissime ricette; dall’antipasto, con un ricchissimo tagliere di prosciutto e di salumi accompagnati con formaggi e deliziose marmellate, ai primi con gustosi sughi di pancetta o di lardo, per sconfinare poi nei numerosi e squisiti secondi, apprezzati da tutta la famiglia come le salsicce (condite, al finocchio, piccanti), le costine, le bistecche, nonchè il carré e lo stinco. Si tratta di varianti estremamente classiche, quest’oggi, però, vi dedicherete alla preparazione di un secondo dal sapore un po’ etnico: deliziosi bocconcini di maiale al curry. Il maiale al curry attira l’attenzione di soggetti di ogni età, sicuramente grazie al sapore speziato della salsina che è apprezzata anche dai più piccini. La pietanza, inoltre, può essere consumata senza eccessivi rimorsi sulla dieta, perché contrariamente da quanto si pensa in relazione ai luoghi comuni sul maiale, quello utilizzato per la preparazione del maiale al curry è un taglio piuttosto magro. Vediamo quindi come preparare il tutto.

2/7 Occorrente

800 gr lonza di maiale
un cucchiaino di curry
una carota
una cipolla
un gambo di sedano
un ciuffo di prezzemolo
due cucchiai olio extra vergine d’oliva
un mestolo di brodo di verdure
scorza grattugiata di mezzo limone
succo di un limone
farina q.b.
sale e pepe q.b.
due cucchiai di panna da cucina

3/7 – Preparare la carne.

Come prima cosa, dovrete scegliere un pezzo di lonza di maiale da circa 800 grammi, generalmente tra le varie parti del maiale, la lonza rappresenta la più magra. Scelto il taglio di preferenza, tagliate la carne a cubetti grossolani, passatela nella farina più volte e fatela rosolare in un tegame con due cucchiai di olio extra vergine di oliva, fin quando non assumerà un colorito dorato. Nel frattempo, diluite un cucchiaino di curry in mezzo bicchiere d’acqua e bagnate la carne con il curry, facendola amalgamare per bene, in maniera tale da creare un sugo cremoso. Conservate il restante cucchiaino di curry diluito, poiché verrà utilizzato in un passaggio successivo.

4/7 – Cottura ed impiattamento.

Mondate una cipolla, un gambo di sedano, una carota ed un ciuffo di prezzemolo. Successivamente, unite le verdure così preparate ai bocconcini di maiale che saranno, a questo punto, immersi in una cremina al curry, aggiungendo anche un mestolo di brodo di verdure che avrete preparato in precedenza. Aggiustate di sale e di pepe, dopodiché fate cuocere per circa 50 minuti a fuoco basso, coprendo il tegame con un coperchio e controllando di tanto in tanto. A fine cottura, aggiungete la scorza grattugiata di mezzo limone, il succo di un limone intero, quindi lasciate insaporire ancora per qualche minuto, rimuovendo il coperchio e cuocendo a fiamma viva. Se la carne dovesse asciugarsi troppo, aggiungete un del brodo vegetale. A cottura ultimata, prelevate i bocconcini di maiale così insaporiti ed aggiungete al fondo di cottura un cucchiaio di farina, due cucchiai di panna da cucina ed il curry diluito che avevate avuto premura di conservare. A questo punto adagiate i bocconcini su un piatto da portata e condite con la cremina ottenuta.

5/7 – Come abbinarlo?

Il pollo al curry è sicuramente un secondo piatto etnico, facilmente realizzabile da chiunque. È usanza però consumarlo in associazione a cibi di accompagnamento, che siano in grado di valorizzarne il sapore. Generalmente uno degli accompagnamenti principali è il riso pilaf, un riso profumato che viene generalmente aromatizzato con chiodi di garofano e mandorle. In alternativa potrete utilizzare del semplice riso basmati. Un’altra variante di notevole interesse è quella che prevede l’aggiunta di latte di cocco; dopo circa 15 minuti di cottura dei bocconcini potrete, infatti, aggiungere 200 ml di latte di cocco, conferendo alla pietanza un sapore esotico. Vi lascio, infine, un video che aggiunge al tutto anche della mela, rendendo inconfondibile la particolarità del gusto.