Come preparare i carciofi fritti

1/8 – Introduzione

I carciofi fritti sono una vera e propria goduria per il palato. È quasi impossibile badare alla linea se ne abbiamo davanti un bel piattone: uno tira l’altro! Come tutti i i cibi fritti è consigliabile consumarli con moderazione. Ma si tratta pur sempre di ortaggi che non devono mancare nella nostra alimentazione. E, se cucinati in casa, otterremo una pietanza genuina e senz’altro più leggera rispetto ad un ristorante in cui magari l’olio di cottura si utilizza svariate volte. I carciofi fritti sono perfetti come contorno in abbinamento ai nostri secondi di carne. Ma sono ottimi anche come antipasto oppure come aperitivo per una serata tra amici. La grande soddisfazione è che anche i nostri figli più riluttanti ai carciofi apprezzeranno quei deliziosi panetti dorati e sicuramente ci chiederanno il bis. Non resta che vedere nel dettaglio come preparare i carciofi fritti.

2/8 Occorrente

  • Carciofi
  • Acqua
  • Limone
  • Farina
  • Uova
  • Pangrattato
  • Olio per fritture
  • Sale
  • Pepe

3/8 – Pulire i carciofi

Prima di procedere con la ricetta è opportuno sottolineare l’importanza della fase di acquisto dei carciofi. Dovremo assicurarci che siano ben sodi e con le foglie integre e prive di macchie. Anche il loro colore deve risultare vivo. Una volta disposti sul tavolo da lavoro, possiamo iniziare il procedimento. In una scodella versiamo dell’acqua ed aggiungiamo del succo di limone. Nella soluzione acidula ottenuta andremo poi ad immergere i nostri carciofi mondati affinché non si anneriscano. Adesso possiamo iniziare con la pulizia dei carciofi. Indossiamo un paio di guanti e, con un coltellino, tagliamo il gambo ad ogni carciofo. Ma non gettiamolo via perché lo riutilizzeremo. Con le mani rimuoviamo le foglie più esterne e dure con dei movimenti secchi, in modo da staccarle completamente. Giunti alle foglie più tenere e chiare (il cosiddetto cuore del carciofo) tagliamo le punte. Il nostro carciofo, a questo punto, ricorderà vagamente una rosa. Dividiamolo a metà e, con l’ausilio della punta di un coltellino, asportiamo la peluria (detta fieno o barba) presente all’interno. Tagliamo nuovamente in due o tre fette ogni parte del carciofo pulita. Ora possiamo immergere le fettine nella soluzione di acqua e limone. Prima di mettervi in ammollo anche i gambi, sfiliamo la loro dura corteccia esterna con il coltello.

4/8 – Preparare i condimenti

Durante l’ammollo dei carciofi nell’acqua acidulata, prepariamo gli ingredienti necessari per la loro frittura. Disponiamo tre recipienti. In uno versiamo della farina bianca o di semola, nel secondo del pangrattato (meglio se tostato) e nell’ultimo delle uova intere. Saliamo la farina miscelando bene e ripetiamo in egual modo con il pangrattato. Aggiungiamo del sale anche nelle uova e, se gradito, pure un pizzico di pepe nero. Sbattiamo bene le uova con una forchetta o una frusta da cucina. Nel frattempo, cominciamo a preparare la cottura dei carciofi. Versiamo abbondantemente dell’olio da frittura in una padella capiente ed accendiamo il fornello a fuoco moderato. Prestiamo attenzione al momento in cui l’olio sarà pronto per l’immersione dei carciofi. Ce ne accorgeremo dal gradevole odore che emanerà. Non superiamo il giusto punto di cottura affinché i carciofi non si brucino.

5/8 – Friggere gli ortaggi

Trascorsa circa mezz’ora, scoliamo i carciofi dall’ammollo. Asciughiamoli tamponandoli con della carta assorbente da cucina. Iniziamo passandoli nella farina. Scuotiamoli delicatamente per eliminarne eventuali eccessi. Quindi intingiamoli nell’uovo sbattuto e, con una forchetta, scoliamoli bene. È il momento di passarli nel pangrattato. Se abbiamo avuto l’accortezza di tostarlo in precedenza, avremo anche la garanzia di una migliore doratura dei carciofi. Controlliamo se l’olio sul fuoco ha raggiunto la corretta temperatura. Possiamo quindi dare il via alla frittura dei nostri carciofi. Immergiamoli ad uno ad uno e dolcemente nella padella, friggendoli a fuoco moderato.

6/8 – Completare il piatto

Quando saranno ben dorati, estraiamoli dalla padella. Poi adagiamoli su un piatto ricoperto da carta assorbente, in modo tale che scarichino l’olio di cottura. Aggiustiamo di sale e serviamoli caldi in tavola. Chi lo gradisce potrà condire i carciofi con del succo di limone. Questa versione dei carciofi fritti è di origine napoletana, in dialetto si chiamano “carcioffole ‘ndurate e fritte”. Come avrete potuto constatare non si utilizza la pastella, prevista invece nella ricetta classica.

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8/8 Consigli

  • Per eliminare dalle nostre mani eventuali macchie sorte durante la pulizia dei carciofi, strofiniamo su di esse del succo di limone.

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