Come preparare le polpette di fave vegane

1/7 – Introduzione

La cucina vegana prevede la preparazione di piatti conformi alle regole della dieta vegana, pertanto esclude totalmente l’uso di prodotti animali e loro derivati (carne, pesce, latticini, uova, miele e pappa reale). Per un approfondimento in merito alle scelte etiche, filosofiche e agli stili di vita legati alla cucina vegana si veda il vegetarismo, mentre per l’aspetto salutistico, dietetico e medico si vedano le diete vegetariane. Nell’alimentazione vegana, come in qualsiasi regime alimentare, è importante pensare alla qualità e alla varietà dei cibi che si assumono: consumare prodotti coltivati secondo il metodo di produzione da agricoltura biologica, per la maggior ricchezza di vitamine e minerali, puntare all’uso di prodotti non raffinati, non idrogenati, non pastorizzati e privi di glutammato. Una scelta di salute naturale nell’ambito dell’alimentazione vegana vede l’esclusione di alcuni tipi di alimenti in favore di altri considerati dai vegani più salutari, ad esempio, all’aceto di vino si preferisce l’aceto di mele per le verdure cotte e l’agro di umeboshi per quelle crude. Nei passi della guida a seguire, sarà illustrato come preparare le polpette di fave vegane.

2/7 Occorrente

  • Ingredienti (per 4 persone):
  • 250 di fave fresche;
  • 2 spicchi di aglio;
  • 1 mazzetto di prezzemolo;
  • 1 cipolla media;
  • 1 pizzico di bicarbonato;
  • 1 cucchiaio di farina;
  • sale, pepe, coriandolo seco q.b.;
  • olio di semi di girasole.

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L’alimentazione biologica prevede anche determinati criteri come l’esclusione o la forte limitazione di prodotti idrogenati, uso di oli vegetali spremuti a freddo, dadi senza glutammato, l’esclusione di prodotti raffinati, l’uso di prodotti integrali o semi-integrali, l’esclusione degli alcoolici, del tabacco, di tè e caffè anche decaffeinati e dolcificanti chimici; in sostituzione si prevede un consumo di caffè di cereali e d’orzo, zucchero di canna integrale, o ancor meglio dolcificanti naturali con migliori qualità di entrambi gli zuccheri, quali lo sciroppo d’acero (tra l’altro ricchissimo di minerali e vitamine) dall’elevato potere dolcificante, il malto di riso o malto d’orzo o malto di grano, o il malto di mais, il succo d’agave e, nell’ambito di una preparazione dolciaria, meglio prevedere l’uso di succhi di frutta e di frutta secca.

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Le polpette di fave vegane che si chiamano falafel sono uno dei piatti tradizionali del medio oriente, di cui la ricetta più saporita è quella egiziana, che è preparata solo con le fave, mentre negli altri paesi medio orientali si usano anche i ceci. Se usiamo le fave secche le dobbiamo mettere in ammollo per una notte intera o meglio ancora un paio di giorni, come la tradizione vuole, cambiando l’acqua un paio di volte al giorno. Laviamo quindi bene le fave, che ne frattempo si sono gonfiate ed hanno assorbito l’acqua di ammollo e le mettiamo nel frullatore o nel mixer, con la cipolla, l’aglio ed il prezzemolo che avremo precedentemente tritato finemente, aiutandoci con un tagliere ed un coltello a mezzaluna da cucina.

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Frulliamo il tutto molto bene e, dopo avere tolto dal frullatore il composto uniamo un po’ di farina ed amalgamiamo mescolando con un cucchiaio di legno. Se nella ricetta usiamo solo fave e non uniamo anche i ceci la quantità di farina da aggiungere sarà minore e le nostre polpette risulteranno più soffici e leggere. Mentre se in famiglia ci sono delle persone celiache sostituiamo la farina con quella di ceci. Quando avremo ottenuto un impasto sufficientemente denso, aggiungiamo: un pizzico di bicarbonato, coriandolo, sale e pepe a piacere e lasciamo riposare per un’ora circa.

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In un tegame antiaderente, mettiamo a scaldare dell’olio di semi preferibilmente di girasole, facendo attenzione di abbondare con la quantità perché la frittura riesca più croccante e buona. Con l’impasto ottenuto, formiamo delle piccole polpette a forma di sfera, che possiamo arrotondare ulteriormente sfregandole tra i palmi delle due mani contemporaneamente oppure le possiamo schiacciare appiattendole con una piccola pressione nelle parti superiori ed inferiori.

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Quando l’olio sarà bollente, vi immergiamo le polpette e le lasciamo friggere per qualche minuto, rigirandole un paio di volte, finché avranno assunto un bel colore dorato. Dopo averle scolate ed asciugate aiutandoci con della carta da cucina, serviamo ancora calde con un contorno di insalata o con salsa tahin. In Turchia ed in Grecia si è soliti accompagnarle con insalata allo yogurt e cetrioli.

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