Come pulire e cucinare l’anguilla

1/7 – Introduzione

Le anguille sono state considerate come creature misteriose fin dai tempi antichi, e numerose teorie sono state avanzate nel corso degli anni su come si riproducono e quali sono i loro movimenti. La loro esatta storia di vita è ancora un punto di discussione tra gli scienziati, ma ad ogni modo oggi è uno dei pesci più cucinati in occasione delle festività natalizie, soprattutto nel Sud Italia. Tuttavia, l’anguilla è una tipologia di pesce che sicuramente non piace a tutti a causa della sua pelle viscida, ma chi l’ha assaggiata ne è rimasto davvero colpito. Come già accennato, questo tipo di pesce viene impiegato nei pranzi natalizi, specialmente alla sera della Vigilia, ed è anche un pesce che non richiede tanti condimenti, proprio perché possiede carni grasse, che gli conferiscono un sapore veramente delicato. Così come tutti i pesci, anche questo necessita di un’adeguata preparazione prima di essere cucinato e mangiato. Vediamo allora, attraverso i passi della seguente guida, come pulire e cucinare l’anguilla.

2/7 Occorrente

  • Taglierino
  • Anguilla
  • Ferri a legna
  • utensili vari
  • sale e altri condimenti a piacere

3/7 – Taglio e rimozione delle interiora

Innanzitutto, la prima operazione che dobbiamo compiere per pulire l’anguilla consiste nella rimozione di tutto il muco che si trova all’esterno, dopodiché dobbiamo aprirla dalla parte della schiena. Con il taglierino o con un paio di forbici da cucina, dobbiamo incidere la carne, facendo però molta attenzione a non rompere la spina dorsale. Questa incisione dovrà essere praticata partendo dalla schiena fino alla testa, ma stando attenti a non forare le viscere all’interno del pesce, altrimenti la carne potrebbe assumere una colorazione verde a causa della cistifellea. Successivamente, sempre con il taglierino o la forbice, dovremo incidere dietro la spina dorsale e raschiare l’anguilla fino alla testa, dopodiché rimuovere la spina dorsale ed eliminare tutte le viscere interne.

4/7 – Modalità di cottura

Cucinare l’anguilla non è affatto difficile e può essere preparata in diverse maniere: ai ferri, alla brace (da non confondere con la griglia elettrica), in umido e persino fritta. La cottura ottimale per questo tipo di pesce è però ai ferri, perché la carne è molto grassa, anche se è consigliabile scegliere la fonte di calore corretta in base alla dimensione della nostra anguilla: pertanto, maggiore è la grandezza dell’anguilla, meno intenso dovrà essere il fuoco. La cottura deve generalmente essere almeno di 20-30 minuti. Oltre al resto, l’anguilla è un pesce molto calorico, quindi la legna da utilizzare dev’essere quella di vite o comunque di alberi da frutta non trattati. La cottura tradizionale suggerisce che bisogna girare il pesce soltanto due volte. Momento giusto di girare l’anguilla è proprio quando inizia a fuoriuscire da essa l’acqua ed il grasso.

5/7 – Tempi di cottura

Infine, per quanto riguarda i tempi di cottura dovremo cuocere la carne fino a quando essa non assume una colorazione leggermente dorata e la pelle non avrà formato una crosticina croccante sulla sua siperficie. La carne dell’anguilla deve essere ben cotta, altrimenti assumerà una consistenza gommosa non molto piacevole, oltre al fatto che sarà ancora visibile tutto il grasso sotto la pelle. Se la cottura sarà stata eseguita correttamente, il grasso in eccesso dovrebbe scomparire e la nostra forchetta affonderà perfettamente la carne, mentre la consistenza sarà all’esterno croccante e soffice al suo interno.

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7/7 Consigli

  • Potete cucinare l’anguilla anche con la pelle, l’importante è che la strofiniate con del sale grosso.
  • Lavate bene il pesce sotto l’acqua corrente ed asciugatelo per bene, in modo da privarlo dell’acqua in eccesso.

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