Alla fase di pressatura, seguirà la fermentazione del mosto ottenuto. Questo procedimento prevede che venga filtrato e decantato in modo da essere reso limpido. I lieviti presenti nelle bucce attiveranno la fermentazione alcolica, ma possono essere anche aggiunti artificialmente. In questo caso dovranno essere accuratamente selezionati dall'enologo, per sprigionare gli aromi del vino e trasformare gli zuccheri in alcol. Questo processo avviene in botti di legno, quelle in rovere sono particolarmente pregiate. A stabilizzazione avvenuta, il vino può essere trasferito in altri contenitori, ad esempio d'acciaio, in cui proseguire la maturazione. Qui avviene l'affinamento, conservando i profumi e i sapori ricevuti dal contatto con il legno. A seconda del materiale del contenitore e del periodo di permanenza, possiamo riscontrare degli effetti diversi sul sapore del vino. Il processo d'imbottigliamento è l'ultima fase di produzione, dopo un ulteriore filtraggio che elimina gli ultimi residui e impurità. Dopo l'affinamento in bottiglia, che può andare da tre a sei mesi a seconda della varietà, è quindi pronto per essere consumato.
E? consigliabile bere il vino dopo 3/4 mesi dall'imbottigliamento per il vino bianco mentre per quello rosso è consigliabile dopo almeno 1 anno.
Un discorso diverso va fatto se si vuole imbottigliare un vino frizzante, il periodo consigliato è tra febbraio e marzo.
Per imbottigliare un vino frizzante è necessario avere bottiglie con maggior spessore del vetro in grado di sopportare la pressione esercitata, ma soppratutto è obbligatorio usare tappi di sughero.