I 7 cocktail più strani del mondo

1/8 – Introduzione

Il cocktail è una bevanda composta da molti ingredienti diversi: alcolici, succhi di frutta, verdure e frutta fresca, e chi più ne ha più ne metta. I più famosi barman di ogni tempo hanno creato delle “ricette” uniche che negli anni sono diventate iconiche. La creatività, però, non ha mai fine, e nuovi cocktail vengono creati ogni giorno… A volte anche con qualche eccesso di fantasia e stranezze! Esistono infatti dei cocktail esclusivamente per palati forti, spesso anche molto costosi, che si possono gustare in alcuni locali che ne detengono l’esclusiva. Ecco quali sono i 7 cocktail più strani del mondo che potresti gustare nelle più note località turistiche!

2/8 – Sour Toe Cocktail

In Canada, nella città di Dawson, c’è un bar che si chiama Sourdough che serve un cocktail davvero unico nel suo genere, e anche un po’ macabro. Si chiama Sour Toe Cocktail: la parola “toe”, in inglese, indica un dito del piede. La particolarità della bibita è che nel bicchiere c’è davvero un alluce umano mummificato. Gli altri ingredienti possono variare: in origine il drink era composto da champagne e birra. Le regole del locale vogliono che si debba bere il liquore tutto d’un fiato toccando con le labbra il dito, ma senza ingoiarlo. Per chi lo ingoia c’è una multa molto salata in attesa.

3/8 – The Winston

“The Winston”, il cui nome sembra sia un omaggio al noto politico inglese Winston Churchill, è in assoluto uno dei cocktail più costosi che esistano: il suo prezzo si aggira intorno ai 12.500 dollari. Si può ordinare un bicchiere di questo cocktail al Club 23 di Melbourne, in Australia, ma solo se lo si prenota in anticipo. Ci vogliono infatti 16 ore per la sua preparazione. Gli ingredienti principali sono il pregiato cognac Croizet del 1858, il Grand Marnier Quintessence cognac, lo Chartreuse Vieillissement Exceptionnellement Prolonge e un po’ di Angostura. Come guarnizione si usano cacao e noce moscata, semi di papavero e rose, un pizzico di cocco, arancia e passiflora.

4/8 – Pizza Cocktail

“Bunga Bunga” è un locale che si trova nel quartiere di Battersea a Londra, che offre a tutti i suoi avventori un cocktail decisamente ispirato alla tradizione culinaria italiana, e non solo nel nome. Il Pizza Cocktail non si chiama così a caso: al suo interno c’è davvero della pizza! Nello specifico, si mette in infusione la crosta nel gin; gli altri ingredienti sono succo di pomodoro e cipolle, basilico, origano, pepe nero e sale, succo di limone, burrata e schiuma di birra Peroni. La bevanda è nota anche con il nome di “Margherita not Margarita”, scherzando con il nome di un famoso cocktail.

5/8 – Bloody Mary

Questo non sembrerebbe affatto un cocktail “strano”, ma si tratta di una speciale rivisitazione del classico Bloody Mary che rende onore fino in fondo al suo nome (“bloody” in inglese vuol dire “sanguinante”). In un locale di Londra che si trova a Soho, “The Talented Mr. Fox”, si può gustare un Bloody Mary che, agli ingredienti tradizionali, aggiunge anche del sangue di maiale filtrato. Il creatore è Matt Whiley, che sostiene che ai suoi clienti la sua ricetta piace moltissimo.

6/8 – Bacon Martini

Il Martini è uno dei cocktail più amati dal mitico agente segreto 007; il bacon Martini ne è una rivisitazione per stomaci forti. Basti sapere che la parola “bacon” sta per “pancetta”. Il Bacon Martini fu inventato nel 1985 da P. Moss e fu servito a partire dagli anni ’90 a Las Vegas, nel locale “Double Down Saloon”. Moss spiegò che l’idea gli era venuta vedendo che si preparavano cocktail mettendo in immersione nella vodka la frutta: perché non fare lo stesso con uno dei cibi più popolari negli USA, la pancetta? Detto-fatto: per preparare il cocktail si devono mettere in infusione tre fette di pancetta fritte nella vodka per 48 ore e poi versare il liquore in un bicchiere da Martini ben freddo.

7/8 – Bone Dry Martini

Ecco un altro Martini nella cui ricetta c’è un ingrediente a dir poco curioso: ossa di pollo. Il cocktail è stato inventato da Ryan Chetiyawardana, che ha aperto un bar ad Hoxton, Londra, che si chiama White Lyan. Il Bone Dry Martini è fatto mixando Martini secco, distillato di limone e essenza ottenuta da ossa di pollo disciolte in acido fosforico.

8/8 – Camel Milk Cocktail

Ad Abu Dhabi è molto più diffuso il latte di cammella rispetto al latte di mucca, perché è anche molto nutriente ed è una bevanda utile per sostenere i lunghi digiuni del Ramadan. Presso il Ritz-Carlton si può gustare un cocktail che ha proprio questo ingrediente come base, insieme ad altri aromi come la fragola o la ciliegia.

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