La cucina tradizionale dell’Ecuador

1/6 – Introduzione

La cucina tradizionale dell’Ecuador è abbastanza varia, nonostante sia un piccolo Paese, e cambia di zona in zona. L’Ecuador è una Repubblica del Sud America che comprende diverse tipologie geologiche e climatiche ognuna delle quali ha tradizioni culinarie che si rifanno principalmente alle produzioni territoriali. Sulle coste e sulle isole la preferenza va al pesce mentre nelle zone interne e nella sierra si consumano maggiormente le carni. Le tradizioni culinarie locali non sempre trovano nei ristoranti dei grandi afflussi turistici la meritata diffusione, ma il succo stesso dell’essere viaggiatori, di conoscere le località visitate anche, se non soprattutto tramite l’incontro con il cibo tradizionale, potrà essere lo sprone per una ricerca meticolosa dei ristoranti tipici, di strada e no. Seguendo questa guida vi forniremo alcune piccole istruzioni per godere appieno del vostro soggiorno in Ecuador, un’esperienza entusiasmante grazie anche ai cibi variopinti e speziati di questo paese tropicale, anzi, equatoriale!

2/6 – Cereali, frutti e legumi

Il riso è presente in tutte le zone ed è quasi sempre servito con carni, pesce e legumi. Come da tradizione linguistica, questo cereale porta il suo nome ispanico, ‘arroz blanco’, riso bianco, servito e cucinato in molte ricette. In questa diffusione s’incontrano tante cucine tipiche non solo centro e sud americane ma anche asiatiche ed africane le quali si esaltano proprio nella preparazioni dove il riso è il fulcro della ricetta o il ‘companatico’ di supporto, il pane che riempie e completa il piatto. Molto usato è anche il mais, che viene consumato sia sotto forma di tortini sia nella cucina in diversi modi delle pannocchie non del tutto mature. La yuca è una radice tipica, da noi più conosciuta come manioca, in altri paesi tapioca, utilizzata spesso in sostituzione della patata. Onnipresente nella cucina ecuadoriana è il platano, una delle mille varietà di banana diffuse nel mondo ma di color verde, frutto il quale contiene all’interno semi duri. Viene cucinato nei modi più svariati: fritto, alla griglia, bollito, eccetera. Diffuso è anche il consumo dei legumi: solitamente le mille varietà di fagioli del continente americano trovano espressioni in decine di ricette ma sono utilizzate anche varietà locali di fave molto gustose cucinate con fantasia.

3/6 – Le carni

Nella sierra è peculiare la carne di agnello. Si consuma anche la carne di capra, mentre verso il confine col Perù ci si può imbattere nel cuy chactao: una sorta di porcellino d’india della famiglia dei roditori che si mangia arrostito. In Ecuador vanno poi pazzi per una zuppa chiamata “Yagualocro” (un intingolo fatto di patate e sangue di agnello particolarmente diffuso nella sierra ecuadoriana) e per il “Caldo de pata” (altro brodino con striscioline di mammelle di mucca). Ma in Ecuador è il pollo la carne regine delle ricette più rinomate o dal gusto tradizionalmente rurale: preparato fritto, condito con salse agrodolci oppure piccanti, bollito o grigliato, la sua diffusione è praticamente totale nel territorio e lo potrete gustare nei chioschi di strada come nei ristoranti tipici e locali.

4/6 – Il pesce

L’Atlantico molto ricco di pesce, e l’attività della pesca è diffusissima sulle coste, ragione per la quale è facilissimo incontrare in Ecuador ristorantini con menù di pesce fresco, di svariate specie. Qui è bene assaggiare il piatto tipico della zona: il “ceviche”. Si mangia crudo una volta marinato con limone e peperoncino, arricchito con gamberi di piccole dimensioni, calamari e salse piccanti con aggiunta di cipolla e mais. Interessanti sono anche i “bollos”, ossia l’impiego di diverse varietà ittiche cucinate con le arachidi, ma se state visitando la provincia di Esmeralda è molto più facile trovare il pesce “encochado”, una sorta di ribollita in latte di cocco.

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6/6 Consigli

  • Un consiglio sempre valido nei vostri viaggi, soprattutto in paesi tropicali o equatoriali, è quello di evitare le cruditè di qualsiasi tipo al fine di scongiurare la possibilità di contrarre malattie gastro-intestinali

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